venerdì 26 febbraio 2016

FUMETTI A COLAZIONE (I): QUESTO E' UN LIBRO CON I FUMETTI DI SIO 1

QUESTA È UNA RECENSIONE SCEMA DI UN LIBRO CON FUMETTI SCEMI
di Kant

La copertina dei divertenti fumetti creati da Sio, dal 2009 al 2014, raccolti in volume


Se Simone Albrigi si firma Sio, non deve essere solo per brevità, ma di certo anche perché il suo vero nome avrebbe rischiato di farlo apparire troppo intelligente e questo era un rischio che non poteva correre. Non poteva perché Sio è sicuramente un autore scemo (spero che la parola autore non lo offenda), ma non uno scemo qualunque. È uno scemo fiero di esserlo, la razza di scemi più pericolosa e inarrestabile che esista. 
Che sia scemo lo ribadisce più volte, come titolo di merito, l’introduzione al primo volume dei suoi fumetti scritta dal degno collega Bevilacqua, autore di fumetti un po’ più poetici ma spesso altrettanto scemi, e chi siamo noi per contraddire un’opinione così autorevole? Per chi non si fidasse basterà leggere i fumetti che seguono l’introduzione in ordine cronologico sparso; si avrà la conferma della più totale e fiera rivendicazione di scemosità mai compiuta dall’autore di un fumetto o di un libro (mi scuso ancora per la parola autore). 

(©) Sio

La cosa mette Sio sullo stesso piano del regista Ed Wood, visto che un primato di totale incapacità diventa kitch, il kitch è sinonimo di demenziale e il demenziale può assurgere ai livelli di più alta considerazione possibile, come dimostrano il mondo dell’arte e dei mass media di oggi, un rischio che non si sa se il puro e ingenuo Sio si rende conto di correre. Sio avrebbe quindi tutte le carte in regola per essere considerato un giorno neanche troppo lontano come un grande artista o comunque un grande autore (parola di cui mi scuso sempre). Infatti non è neanche lontanamente capace di disegnare in un modo minimamente decente, ma se ne frega del tutto. Inoltre, nonostante ciò che dice qualche malalingua, a giudicare da questo primo volume non è neppure in grado di mettere insieme la più pallida parvenza di una gag o di una storia con un minimo di senso o di qualità concrete, non parliamo poi di eventuali contenuti, e anche di questo se ne frega del tutto, continuando imperterrito a produrre i suoi fumetti solo perché si diverte a fare delle complete scemenze. Ciò lo accomuna ad alcuni di quelli che sono considerati i più grandi uomini degli ultimi secoli.
 
(©) Sio




Come negare la grandezza di chi non sa fare proprio nulla ma prosegue imperterrito per la sua strada, ignorando ogni evidenza dei fatti e non tenendo in nessun conto la propria assoluta mancanza di talenti? Un individuo del genere può raggiungere qualunque obiettivo si prefigga e diventare un fulgido esempio per le sempre più vaste orde di incapaci che si aggirano nel mondo, non aspettando altro che uno scemo più scemo di loro abbia il coraggio di indicare la strada che li conduca alla definitiva conquista del pianeta.
Ma perfino a questo autentico campione di demenziale insulsaggine è inevitabile fare qualche critica, per dovere di cronaca. Nel volume sono infatti presenti anche alcune strisce che, certo non intenzionalmente, possono davvero far schiantare dal ridere, come Il Guardiano del Tempio o La Storia dell’Ombrello Magico.

 
(©) Sio


In questi due esempi e pochi altri è stata seguita in modo corretto la struttura a gag della classica comicità delle strisce, suddivisa in premessa, sviluppo della situazione, aggancio e battuta finale a sorpresa. Si tratta sicuramente di un errore o di un caso, o di ingenuità commesse all’inizio della carriera, perché invece nella maggior parte dei fumetti del volume ciò non accade. La sorpresa che dovrebbe o potrebbe far ridere, anziché in fondo, si trova in mezzo alla striscia o addirittura all’inizio. Inoltre essendo quasi sempre una sorpresa del tutto priva della più lontana parvenza di logica o senso, qualcosa insomma di assolutamente demenziale, di solito non fa nemmeno ridere, o almeno non le poche persone rimaste al mondo dotate di qualità ormai considerate inutili, noiose e superate come intelligenza o gusto. Tutto ciò non fa che confermare, se mai ce ne fosse bisogno, il fiero essere scemo dell’autore (e mi si riscusi il termine autore).

(©) Sio

Del resto l’opinione di Sio sulla comicità classica è ben chiarita da una striscia intitolata appunto “E ora… un Pezzo di Comicità Classica”, consistente in una sola vignetta con un dialogo del tutto banale. Per questo campione del non sense, l’idea che l’umorismo debba seguire una sua qualche logica, magari bizzarra ma riconducibile a un senso, è evidentemente qualcosa di noioso, o semplicemente di troppo faticoso da fare. 
Eppure neanche il più scemo è perfetto e in qualche rara striscia si può anche rischiare di intravedere dei messaggi satirici impegnati, come in quella (bellissima nella sua saggia scemenza) dedicata alla Chiesa dell’Elettricità, o in quelle in cui appare il supereroe americano SuperSam, o in cui è citato incidentalmente qualche uomo politico, o dei personaggi e programmi televisivi. Ogni volta il dubbio di possibili significati seri è comunque ben presto fugato da tutte le altre tantissime strisce completamente e inesorabilmente sceme. 

(©) Sio

Un altro rischio corso incautamente dal campione della scemenza Sio, è quello di apparire invece geniale quando, con le sue limitatissime capacità, compie dei veri e propri esperimenti estemporanei, stravolgendo il linguaggio fumettistico e rendendone così evidente l’artificiosità, come quando fa rispondere un personaggio con una vignetta di anticipo, o come quando la storia principale va letta in verticale su una sola colonna per pagina. Ma neanche queste sperimentazioni, che altri sfrutterebbero per scopi ben più nobili o almeno seri, intaccano l’imperante e costante scemenza dei contenuti, che vedono agire in modo del tutto insensato personaggi che definire ridicoli sarebbe un complimento, come l’Uomo Scottecs e l’Uomo Lumaca.

Simone Albrigi in arte Sio (da Wikipedia)

In conclusione la lettura di questo libro è seriamente sconsigliata alle persone intelligenti, che potrebbero riportarne gravi danni mentali. D’altronde, siccome oggi gli scemi sono la stragrande maggioranza, è di certo destinato ad avere un successo sempre più grande. E infatti siamo già alla terza ristampa in un anno…



Titolo: QUESTO È UN LIBRO CON I FUMETTI DI SIO 1
Testi e disegni: Sio (che si prenda le sue responsabilità)
Formato: 176 pag. indecise tra il colore e il bianco e nero
Rilegatura: brossurata con bandelle (dai contenuti altrettanto poco seri)
Editore (incosciente): Shockdom
Anno di uscita della prima (e purtroppo non ultima) edizione: 2014
Prezzo: € 15,00 (ma siete ancora in tempo a non spenderli)

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