mercoledì 21 marzo 2018

UN FUMETTO CHE NON VALE UNA CICCA

Matita della tavola 1, di Umberto Fizialetti 

Ci sono storie che ti restano dentro più di altre. Non perchè siamo particolarmente belle, ma perchè sono legate ad un momento particolare della tua vita. Nel mio caso, sono particolarmente affezionato alla storia "Battista il collezionista e la cicca di Yanez" per una serie di motivi. (La prima parte della storia la trovate sulla rivista A fumetti, SUI fumetti SBAM! COMICS 38, scaricabile gratuitamente dal sito dell'editore)

Il primo motivo è che Moreno Burattini il creatore del personaggio, che per anni ho angustiato con le mie storie a fumetti bislacche, vide in me qualcosa per cui decise di prestarmi temporaneamente la sua creatura, ovvero Battista. Non era cosa da poco, almeno per me.
Matita della tavola 2, di Umberto Fizialetti 

Il secondo motivo è che il curatore di Zagor scrisse anche una divertente prefazione alla storia, di cui vi riporto l'inizio: "Battista il collezionista e la cicca di Yanez"...puah! Gliel'ho detto a Filippo Pieri e Umberto Fizialetti che nessuno degli abituali frequentatori di una fumetteria vorrà mai leggere un fumetto con un titolo del genere. Non si allude a niente di giapponese nè a qualcosa di erotico. Sarebbe stato meglio "Battista il collezionista e il reggipetto di Lamù". Per venire attratti da questa storia bisognerebbe almeno sapere chi siano Battista e Yanez. Riguardo quest'ultimo mi chiedo: esiste davvero qualcuno che abbia meno di trenta anni e abbia letto i romanzi di Salgari? Mah!

Il terzo motivo è che, se dopo vent'anni qualcuno è ancora interessato a quella storia (anche se quella di Sbam! è una nuova versione, con un nuovo lettering e a colori) vuol dire che Burattini aveva ragione e forse, qualcosa di buono sono riuscito a scriverlo anche io.
Ciao Battista e grazie di tutto.


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